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La riqualificazione edilizia si riferisce a tutti gli interventi finalizzati a migliorare l’efficienza, le prestazioni, la sicurezza e spesso anche l’estetica di edifici esistenti, senza demolirli né sostituirli con nuovi immobili. Il processo di riqualificazione può includere diversi aspetti e operazioni: il miglioramento dell’isolamento termico e acustico, l’adeguamento degli impianti, l’impiego di materiali innovativi e sostenibili e l’ottimizzazione degli spazi interni, al fine di rendere l’opera architettonica più moderna, sicura e funzionale.
La riqualificazione degli edifici preesistenti è oggi considerata ormai inderogabile perché il settore edile è uno dei maggiori responsabili del consumo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra a livello globale. Pertanto, un approccio sostenibile in edilizia è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale, limitare lo sfruttamento delle risorse e favorire un’economia circolare attraverso l’utilizzo di materiali ecocompatibili e soluzioni energeticamente efficienti.
La riqualificazione degli edifici esistenti gioca un ruolo chiave nel raggiungimento di tali obiettivi di sostenibilità e, contestualmente, si dimostra vantaggiosa perché migliora la vivibilità degli spazi urbani e riduce l’impronta ecologica complessiva delle città.
Il patrimonio edilizio globale, soprattutto nei paesi sviluppati come l’Italia, è composto per la maggior parte da edifici costruiti tra la metà del XX secolo e gli anni 2000. Questi immobili, spesso progettati senza attenzione alle attuali normative energetiche e ambientali, presentano oggi gravi lacune dal punto di vista della sostenibilità così come da quello dell’efficienza e della sicurezza.
Nel nostro Paese, molti edifici residenziali sono infatti stati costruiti prima dell’introduzione di normative sull’efficienza energetica, creando un tessuto urbano caratterizzato da una significativa necessità di riqualificazione. Tale scenario si riflette anche a livello mondiale, soprattutto nelle aree urbane storicamente più rilevanti, che necessitano di interventi ad ampio raggio per rispondere in modo puntuale alle nuove sfide ambientali.
Tra le più comuni problematiche legate alla sostenibilità che affliggono gli edifici delle nostre città figurano:
La risposta a tali criticità consiste nel ridurre l’impronta ecologica del costruito, in un approccio sinergico, metodico e progressivo che è considerato vitale per realizzare le cosiddette “città del futuro”: più sostenibili, più inclusive, più salubri.
In tal senso, gli interventi di riqualificazione edilizia possono ridurre drasticamente i consumi energetici e le emissioni di gas serra, migliorando il comfort abitativo e prolungando la vita utile degli immobili. Riqualificare il costruito significa puntare su soluzioni innovative, come l’installazione di pannelli solari, l’uso di materiali riciclati o sostenibili e l’integrazione di tecnologie intelligenti per una gestione più efficiente delle risorse.
Come è facile intuire, uno dei principali vantaggi della riqualificazione edilizia è la riduzione del consumo energetico. Attraverso interventi mirati come l’isolamento termico delle pareti e dei tetti, la sostituzione di infissi con modelli più performanti e l’installazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza, gli edifici possono ridurre drasticamente la quantità di energia richiesta per il comfort abitativo. Sistemi come i pannelli solari e l’uso di pompe di calore, inoltre, permettono di sfruttare fonti energetiche rinnovabili, rendendo l’edificio non solo più efficiente ma anche meno dipendente dai combustibili fossili.
In secondo luogo, la riqualificazione degli edifici gioca un ruolo cruciale nella riduzione delle emissioni di CO2. Un edificio riqualificato consuma meno energia, e quindi richiede meno combustibili fossili e riduce le sue emissioni di gas serra. Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche contribuiscono a contenere l’impatto ambientale, rivelandosi in linea con gli obiettivi globali di contrasto al cambiamento climatico. Inoltre, le tecnologie rinnovabili integrate negli edifici ristrutturati, come il fotovoltaico o le caldaie a biomassa, riducono ulteriormente l’impronta di carbonio.
Vi è poi un altro importante aspetto da considerare: la riqualificazione degli edifici permette di recuperare e riciclare materiali, evitando il loro smaltimento in discarica e riducendo la domanda di nuove risorse. Strategie come il recupero di mattoni, travi in legno, pietre o altri materiali di pregio non solo riducono lo spreco, ma aggiungono valore estetico e storico agli edifici ristrutturati. Inoltre, l’utilizzo di materiali eco-sostenibili e riciclabili nelle nuove fasi costruttive assicura una maggiore compatibilità ambientale e una riduzione del consumo di risorse naturali.
Infine, va ricordato che la riqualificazione non riguarda solo gli aspetti tecnici e funzionali, ma offre anche l’opportunità di preservare e valorizzare il patrimonio architettonico esistente, specialmente per gli edifici storici. Attraverso interventi attenti e rispettosi dell’architettura originale, è possibile conservare l’identità e la memoria storica di un edificio, modernizzandolo con tecnologie all’avanguardia. Si tratta di un equilibrio tra tradizione e innovazione che regala nuova vita agli edifici, rendendoli sicuri e confortevoli senza sacrificare il loro valore culturale e architettonico.
Considerata la centralità della riqualificazione del costruito nella realizzazione di città più efficienti, sostenibili, ecocompatibili e sicure per i loro abitanti, il settore edilizio investe da tempo in tecnologie e soluzioni innovative che possano rendere questo processo sempre più efficiente.
Prima di tutto, per rendere sostenibile una riqualificazione edilizia bisognerà considerare la scelta dei materiali. Sono oggi disponibili sul mercato materiali ecocompatibili che offrono elevate prestazioni energetiche e ridotto impatto ambientale, come ad esempio:
Vanno poi considerati gli impianti ad alta efficienza, al cuore di un intervento di riqualificazione energetica. I moderni sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria) a basso consumo energetico riducono drasticamente l’uso di energia e possono essere integrati con pannelli solari per l’autoproduzione di energia elettrica o termica, abbattendo ulteriormente le emissioni e i costi energetici. Contestualmente, domotica e sistemi di controllo energetico consentono una gestione intelligente degli impianti, ottimizzando il consumo e riducendo gli sprechi attraverso il monitoraggio in tempo reale dei consumi e l’automazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento.
Infine, vale la pena menzionare l’integrazione delle energie rinnovabili negli edifici, un altro pilastro fondamentale della riqualificazione degli immobili preesistenti. Tra le soluzioni oggi disponibili figurano:
Tutte queste tecnologie riducono drasticamente l’impatto ambientale e aumentano l’autosufficienza energetica dell’edificio.
Affrontate rapidamente le tecnologie e le innovazioni già disponibili, riassumiamo quelle che possono essere considerate le tendenze emergenti nel settore dell’edilizia sostenibile: il settore delle costruzioni sta, infatti, vivendo una rapida evoluzione grazie a nuove tecnologie e approcci innovativi che rendono il processo di riqualificazione edilizia sempre più performante ed efficiente.
Vediamo a seguire le soluzioni più interessanti – molte delle quali hanno già trovato spazio nei nostri precedenti articoli – che potrebbero radicalmente trasformare il futuro del patrimonio edilizio delle nostre città:
L’uso di materiali biocompatibili e rinnovabili sta diventando una scelta sempre più centrale nella progettazione e riqualificazione degli edifici, poiché materiali come il legno lamellare, la canapa, il bambù e altre risorse naturali sostenibili offrono elevate prestazioni strutturali e termiche.
In sintesi, la bioedilizia punta a ridurre l’impatto ambientale nel settore delle costruzioni utilizzando materiali riciclabili e biodegradabili che richiedono meno energia per la produzione e offrono una migliore compatibilità ecologica.
Il concetto di Edifici a Energia Quasi Zero (NZEB – Nearly Zero Energy Buildings) sta guadagnando terreno, specialmente con l’adozione di normative sempre più severe in Europa e nel mondo.
Gli edifici NZEB sono progettati per avere un consumo energetico estremamente ridotto grazie a un mix di alta efficienza energetica e integrazione di fonti rinnovabili: la riqualificazione di edifici esistenti per trasformarli in NZEB è, di riflesso, una delle sfide più ambiziose ma necessarie per ridurre le emissioni del settore edile.
La tecnologia smart building e l’automazione stanno ridefinendo il modo in cui gli edifici vengono gestiti. Sensori intelligenti, sistemi di monitoraggio e gestione energetica consentono di ottimizzare il consumo energetico, ridurre gli sprechi e migliorare il comfort abitativo.
Gli edifici intelligenti, grazie all’Internet of Things (IoT), offrono l’opportunità di monitorare in tempo reale le prestazioni energetiche e ambientali, aumentando l’efficienza complessiva e riducendo i costi operativi.
L’adozione di modelli di economia circolare è una tendenza che punta a ridurre gli sprechi e a massimizzare il riutilizzo dei materiali. In futuro, sempre più edifici saranno progettati o riqualificati con materiali riciclati, modulari e riutilizzabili.
Inoltre, la demolizione selettiva e il riciclo di componenti costruttivi esistenti ridurranno significativamente l’impatto ambientale del ciclo di vita dell’edificio.
Oltre agli aspetti energetici, la riqualificazione sostenibile si concentrerà sempre più sul benessere degli occupanti. Edifici sani, che migliorano la qualità dell’aria, l’illuminazione naturale, l’acustica e il comfort termico, avranno un ruolo centrale nelle future tendenze di riqualificazione.
Progettare edifici che promuovano la salute fisica e mentale degli abitanti diventerà un fattore chiave per il settore.
La stampa 3D e la prefabbricazione stanno rivoluzionando il modo di costruire e ristrutturare gli edifici. Queste tecnologie permettono di ridurre i tempi di costruzione, i costi e gli sprechi, offrendo soluzioni personalizzate e flessibili per la riqualificazione edilizia.
Grazie all’impiego sempre più diffuso di materiali sostenibili, la stampa 3D ha oggi il potenziale di abbattere ulteriormente l’impatto ambientale del settore edilizio.
L’evoluzione delle normative in ambito edilizio e la crescente attenzione ai cambiamenti climatici stanno spingendo i governi ad adottare politiche sempre più rigorose e a offrire incentivi finanziari per la riqualificazione sostenibile.
L’adozione di standard più elevati per l’efficienza energetica e le emissioni di carbonio accelererà la trasformazione del patrimonio edilizio esistente verso modelli più sostenibili.
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