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Per estetica, storia e integrazione con il territorio circostante, Villa Aventino è uno degli edifici più riconoscibili ed emblematici di Bossico e dell’intera provincia bergamasca da ormai più di un secolo. La costruzione dell’opera originaria, commissionata dagli allora proprietari Ventura Gregorini alla Famiglia Schiavi, già all’epoca sinonimo dell’atto stesso del costruire, risale infatti al 1912.
Situata ai margini dei vasti prati di Stà, vicino al Monte di Lovere, Villa Aventino prende il proprio nome da uno dei sette colli dell’Antica Roma, trasformandosi in breve tempo in un simbolo tangibile e vibrante dei valori culturali e degli ideali politici che caratterizzavano il territorio tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo.
Immersa nella bellezza mozzafiato dell’altopiano di Bossico, circondata da fitte pinete e valli e con lo sguardo rivolto alle acque blu del Lago d’Iseo, la villa si è affermata nel corso dei decenni come un’icona della storia e della cultura locali, ma anche come manifestazione tangibile della coesistenza armonica tra uomo e natura.
Villa Aventino non è soltanto un esempio virtuoso di architettura bella e funzionale, ma anche un piccolo tempio dell’arte capace di incarnare la passione dei Ventura Gregorini per la letteratura, la musica, la dissertazione e la pittura. Nel corso degli anni, le sue stanze hanno infatti ospitato pensatori, musicisti e rinomati artisti bergamaschi del calibro di Giovanni Trussardi Volpi, Cesare Tallone, Francesco Domenighini e Giorgio Oprandi.
Tra ritratti di famiglia, affreschi che arricchiscono le pareti degli interni e sublimi paesaggi naturali, ciascuno di questi artisti ha contribuito a rendere le stanze della residenza un prezioso museo privato, così come a plasmarne l’identità artistica e a definire il suo ruolo nella storia dell’arte contemporanea: Villa Aventino come luogo magico in cui la natura ritrova il suo respiro e la sua voce, parlando all’uomo; Villa Aventino come fonte di ispirazione; Villa Aventino come galleria d’arte. Una sola architettura che raccoglie mille anime, tanti linguaggi e innumerevoli interpretazioni, facendosi custode delle emozioni e delle percezioni di coloro che la frequentano.
Progressivamente, la villa si apre sempre di più alla comunità di cui fa parte. Dagli anni Trenta in poi, diventa così un centro per eventi pubblici e iniziative culturali, oltre che un luogo per disquisire di politica, arte e letteratura e per ascoltare opere liriche. Il suo prestigio è tale che, negli anni Ottanta, persino Bettino Craxi la visita, riconoscendone l’elevato valore storico, architettonico e artistico-culturale.
Recentemente, l’impresa di costruzioni Schiavi Spa ha preso in carico e completato il delicato intervento di restauro conservativo finalizzato a restituire a Villa Aventino la sua piena dignità estetica e funzionale. In un metaforico e senza dubbio sensato passaggio del testimone, sono stati quindi i discendenti della stessa famiglia responsabile della costruzione dell’edificio originario a riportarla al suo antico splendore.
Gli interventi di restauro, accurati e molto dettagliati, hanno interessato aspetti strutturali, funzionali ed estetici dell’edificio. I quattro piani fuori terra appoggiati sul solido basamento in pietra locale, la distintiva copertura dall’andamento variegato, le preziose facciate, la caratteristica silhouette scandita dalle aperture di diversi formati vengono così osservati, compresi, assimilati e restituiti pienamente a una bellezza che pare immutabile, esattamente come il contesto naturale in cui questa “casa di delizia” si immerge.
Il risultato finale è indiscutibilmente magnifico: interpretare, conservare e restaurare un edificio di tale importanza, grazie a un processo sinergico che coinvolge tecnica, innovazione, competenza, saggezza e autentica passione, consolida l’identità più profonda di Villa Aventino e restituisce al panorama di Bossico un’opera architettonica di valore sublime.
Oggi, a più di un secolo dalla sua costruzione, Villa Aventino rimane così un simbolo immortale del territorio del Sebino, un luogo che unisce passato, presente e futuro. Un invito costante alla bellezza dell’arte e della natura, un patrimonio storico, architettonico e culturale lombardo che non smette di incantare.
Nel 2022, in occasione dei centodieci anni dall’edificazione dell’opera originaria, Schiavi Spa ha dedicato a Villa Aventino una lunga serie di contenuti tematici: una retrospettiva esaustiva e completa che riesamina e descrive le molteplici sfaccettature architettoniche, storiche e artistico-culturali dell’opera.
Scarica gratuitamente l’ebook monografico: è sufficiente compilare il form per riguardare, rileggere, rivivere la storia di uno degli edifici storici più culturalmente rilevanti della Lombardia.
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