ABITARE, L’ESPERTO RISPONDE

Giardini in quota e balconi abitabili come lounge: il verde entra in casa

In ambito immobiliare, la crescente popolarità di giardini in quota e grandi balconi abitabili è fortemente legata all’evoluzione del concetto di casa che ha contraddistinto soprattutto gli ultimi quattro anni.

Il punto di svolta nella modalità di concepire, vivere e interpretare la casa è infatti coinciso con l’emergenza sanitaria che ha costretto milioni di persone a trascorrere tra le mura domestiche gran parte del loro tempo – di certo molto più di quanto facessero fino al 2020 – trasformando ciò che fino a quel momento era stata solamente un’abitazione anche in un ufficio, una palestra, un “rifugio” e un luogo in cui svagarsi e instaurare relazioni sociali (ovviamente virtuali).

Le restrizioni agli spostamenti hanno inevitabilmente amplificato l’esigenza di contatto con la natura e il desiderio di poter accedere agli spazi esterni già a partire dalla propria casa. Balconi, terrazze, giardini e solarium sono così diventati vere e proprie oasi di benessere, influenzando il modo in cui le persone concepiscono gli ambienti domestici: non più universi isolati ma corridoi biunivoci da e verso il mondo circostante.

Al termine dell’emergenza sanitaria, la disponibilità di balconi e terrazzi ha continuato a essere una delle discriminanti chiave per i potenziali acquirenti di immobili. Per molti proprietari di casa, invece, è diventato imperativo ottimizzare o addirittura ampliare gli spazi privati all’aperto per renderli ancora più accoglienti e funzionali.

Sono numerose le ricerche scientifiche che dimostrano che trascorrere del tempo all’aperto e a contatto con la natura porti benefici significativi al benessere mentale delle persone, alleviando lo stress e migliorando il tono dell’umore. Nel momento in cui l’accesso all’esterno ci è stato, per forza di cose, precluso o limitato, il desiderio di preservazione dell’ambiente e di connessione con l’outdoor è diventato cruciale, tanto da aver profondamente rivoluzionato le più recenti tendenze nel settore immobiliare.

Oltre all’integrazione della natura all’interno delle abitazioni, con la creazione di flussi armonici tra indoor e outdoor (per esempio con l’ausilio di materiali naturali e materici, o installando porte scorrevoli e finestre panoramiche che consentono di godere della vista del giardino o del paesaggio circostante anche quando si è all’interno), i giardini in quota e i balconi abitabili emergono come soluzioni innovative e particolarmente ricercate per realizzare questo “dialogo”.

I giardini in quota: il verde accessibile a diverse quote altimetriche

Il concetto di giardino in quota si riferisce essenzialmente a spazi verdi e aree di vegetazione “viva” realizzate su superfici rialzate, come tetti, terrazze, balconi o piani superiori degli edifici. Tali soluzioni sono progettate con l’obiettivo di integrare elementi naturali all’interno di ambienti urbani densamente costruiti, offrendo benefici tanto estetici quanto funzionali.

La definizione di giardino in quota può variare a seconda del contesto e dell’ambiente in cui questo viene realizzato, ma generalmente – e come già accennato – implica la creazione di un ambiente vegetale su una superficie sopraelevata. Tali giardini possono essere realizzati in diverse forme e dimensioni, dalle piccole aiuole su terrazzi residenziali ai vasti giardini pensili su grattacieli urbani.

A prescindere dalla sua estensione, dalla forma, dalla dimensione, dalle specie vegetali piantumate e dal contesto, il giardino in quota è sempre realizzato in funzione di specifici principi:

  • Sostenibilità: la soluzione deve contribuire alla sostenibilità ambientale delle aree urbane riducendo l’impatto delle superfici impermeabilizzate, migliorando la qualità dell’aria e fornendo habitat per la fauna che abita le nostre città.
  • Benefici per la salute: la presenza di verde all’interno dell’ambiente urbano è associata a benefici per la salute fisica e mentale, con riduzione dello stress, miglioramento dell’umore e promozione di uno stile di vita più sano e attivo.
  • Estetica: i giardini in quota aggiungono valore estetico agli edifici e agli spazi urbani, creando oasi di bellezza e tranquillità anche in contesti scarsamente verdi.
  • Funzionalità: i giardini in quota possono anche essere progettati per scopi funzionali, come la produzione di alimenti attraverso l’orticultura urbana, la gestione delle acque piovane tramite sistemi di assorbimento naturale o la creazione di spazi per l’intrattenimento e il relax.

In definitiva, i giardini in quota dovrebbero essere considerati un’innovativa forma di design urbano che mira a reintegrare la natura all’interno delle città, e che oggi più che mai trova spazio nella progettazione dei nuovi immobili così come nella riqualificazione degli edifici preesistenti.

I vantaggi di disporre di un giardino in quota sono facilmente immaginabili. Oltre a contribuire al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane, grazie all’assorbimento degli inquinanti atmosferici e al rilascio dell’ossigeno, queste soluzioni riducono lo stress e l’ansia e favoriscono la rigenerazione psicofisica. Come è noto, infatti, l’esposizione alla luce solare e il contatto con la natura possono aiutare a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, migliorando l’umore. Inoltre, la cura di un giardino in quota comporta spesso attività fisica leggera, come la potatura delle piante, la semina o la raccolta, e dunque contribuisce a mantenere la forma fisica promuovendo flessibilità e mobilità. Per chi sceglie di coltivare verdura, frutta ed erbe aromatiche nel proprio giardino in quota, vi è anche il vantaggio aggiuntivo di poter consumare cibi freschi, nutrienti e autoprodotti.

Vale poi la pena menzionare i benefici cognitivi di questo approccio alla sfera domestico-urbana: interagire con la natura e partecipare alle attività di giardinaggio può migliorare la concentrazione, la memoria e la capacità di risoluzione dei problemi. Ciò si rivela particolarmente importante per le persone più anziane, poiché può aiutare a mantenere la salute mentale e la funzione cognitiva. Infine, i giardini in quota possono trasformarsi in punti di incontro per la comunità locale, offrendo uno spazio per le attività sociali e l’interazione tra vicini e favorendo un senso di appartenenza e coesione sociale, che a sua volta può migliorare il benessere emotivo e psicologico.

I balconi diventano lounge all’aria aperta

Secondo quanto recentemente rivelato dal progetto globale Air Quality Connected Data di Dyson, che ha esaminato i dati della qualità dell’aria indoor provenienti da oltre 2,5 milioni di purificatori d’aria connessi, trascorriamo attualmente fino al 90% del nostro tempo all’interno di ambienti chiusi, siano essi la casa o l’ufficio. Si tratta di un dato allarmante che ben evidenzia la profonda disconnessione con la natura che le recenti tendenze di lifestyle stanno cercando di colmare.

Come precedentemente indicato, l’essere umano ha bisogno di stare all’aperto per sentirsi meglio e, per questa ragione, nasce l’esigenza di disporre di punti di contatto con l’esterno già nelle nostre case. In questa crescente tendenza verso uno stile di vita che valorizza le attività all’aperto e la connessione con la natura, i balconi più ampi forniscono uno spazio aggiuntivo per coltivare piante, svolgere esercizio fisico, organizzare pranzi o cene all’aperto e semplicemente godersi il paesaggio circostante.

A ciò va aggiunto il fatto che gli immobili con grandi balconi abitabili tendono ad essere più richiesti sul mercato immobiliare, poiché offrono un concreto vantaggio competitivo rispetto alle proprietà prive di spazi esterni o con balconi più piccoli. Di conseguenza, i costruttori rispondono a questa esigenza progettando e ristrutturando le abitazioni per includere balconi più spaziosi o addirittura terrazzi privati.

Un esempio di ripensamento completo del balcone, progettato come parte integrante della casa e ambiente abitabile è ben visibile nei progetti delle Residenze San Martino 1 e 2, recentemente realizzate da Schiavi Spa nella splendida cornice della città di Lecco. In entrambe queste realizzazioni immobiliari, i balconi si presentano infatti di dimensioni estremamente ampie, trasformandosi in lounge esterne con ampi spazi da vivere e da cui godere di panorami esclusivi sulla “perla del lago”. Stiamo parlando quindi di veri e propri percorsi organizzati con estrema attenzione per dialogare con la casa, la città e la natura circostante.

Si tratta di un cambiamento radicale: i balconi, in un passato recente semplici accessori agli appartamenti e troppo spesso di dimensioni asfittiche che non offrivano alcuna vera possibilità di fruizione, evolvono così in tangibili spazi domestici in outdoor capaci sia di garantire privacy agli abitanti sia di penetrare sinergicamente nel contesto circostante.

Grazie all’ampia disponibilità di spazio, queste lounge in esterno possono così essere arredate, decorate con verde vivo e persino orti verticali, ulteriormente impreziosite con sistemi di illuminazione e, più in generale, trasformate in ambienti in cui lavorare, rilassarsi o socializzare, incarnando la vera sinergia tra design e funzionalità degli spazi esterni.

In tal modo, non solo il balcone ma la casa nel suo complesso cambia la propria essenza: pur rimanendo un ambiente progettato per salvaguardare l’intimità degli abitanti, non li rinchiude al proprio interno ma offre loro la possibilità di aprirsi al mondo circostante, sperimentando in ogni momento una nuova forma di connessione con l’elemento naturale.