COSTRUIRE, L’ESPERTO RISPONDE

La pietra sinterizzata è il futuro dei rivestimenti lapidei

La significativa e rapida evoluzione che da tempo caratterizza il comparto edile comporta anche la progressiva assimilazione di nuovi materiali, utilizzati sia in ambito costruttivo/funzionale che prettamente decorativo. Tra le soluzioni più innovative – e tra i cosiddetti “osservati speciali” di un settore ormai fortemente orientato a performance e sostenibilità – si distingue la pietra sinterizzata, che potrebbe presto ridefinire gli standard dei rivestimenti lapidei grazie alle sue formidabili proprietà tecniche e versatilità d’uso.

Frutto di avanzati processi produttivi, la pietra sinterizzata (i cui nomi commerciali sono attualmente Neolith®, Lapitec® e Dekton®) combina il fascino e l’eleganza della pietra naturale con prestazioni superiori in termini di resistenza, durabilità e sostenibilità. La sua crescente diffusione nell’architettura contemporanea e nell’interior design è motivata dalla capacità di rispondere alle esigenze sempre più sfidanti di progettisti e costruttori, che chiedono una soluzione che coniughi estetica, flessibilità applicativa e funzionalità.

A seguire, esploreremo in maggiore dettaglio cos’è la pietra sinterizzata, quali vantaggi offre rispetto ai materiali tradizionali e perché è considerata una soluzione di grande interesse nell’ambito dei rivestimenti lapidei.

Cos’è la pietra sinterizzata

La pietra sinterizzata è un materiale innovativo composto esclusivamente da minerali naturali accuratamente selezionati, tra cui argille, feldspati, silice e ossidi minerali. Questo mix di elementi viene sottoposto a un processo avanzato di sinterizzazione, che permette di ottenere un prodotto dalle elevate prestazioni tecniche, ideale per applicazioni in edilizia e design.

La sinterizzazione è un procedimento industriale che riproduce in poche ore ciò che in natura avviene in migliaia di anni con la formazione delle rocce. Il processo avviene in due fasi sequenziali: la compattazione ad alta pressione e il successivo trattamento termico. La prima comporta, appunto, la compattazione delle polveri minerali, che vengono pressate fino a raggiungere una struttura omogenea e compatta. Il trattamento termico è invece effettuato a temperature fino a 1200°C e permette di ottenere un materiale estremamente denso e resistente senza raggiungere la fusione completa.

Questa particolare lavorazione conferisce alla pietra sinterizzata una struttura cristallina uniforme, con una porosità quasi nulla, che la rende non solo altamente resistente agli agenti esterni, ma anche impermeabile.

Il risultato è quindi un materiale dalle prestazioni superiori rispetto a molti analoghi tradizionali. Grazie alla sua composizione e al processo produttivo avanzato, la pietra sinterizzata si distingue infatti per:

  • Elevata densità e compattezza, che ne garantiscono la durabilità nel tempo.
  • Resistenza a graffi, urti e usura, che la rendono ideale per superfici soggette a forte sollecitazione.
  • Limitata porosità, che impedisce l’assorbimento di liquidi e ne facilita la pulizia.

Precisiamo che solo di recente la pietra sinterizzata è stata ufficialmente riconosciuta come una categoria merceologica a livello europeo. Nel maggio 2023, la Commissione Europea (EC) e l’Organizzazione Europea per la Valutazione Tecnica (EOTA) hanno approvato un nuovo EAD (European Assessment Document), introducendo formalmente la denominazione Pietra Sinterizzata come categoria specifica. Tale passaggio ha consentito a questo materiale di ottenere il marchio CE, certificandone la conformità agli standard europei.

Caratteristiche tecniche e vantaggi della pietra sinterizzata

Approfondiamo ora in maggiore dettaglio le caratteristiche tecniche e i vantaggi che contraddistinguono questo innovativo materiale.

Dal punto di vista della resistenza, la pietra sinterizzata è in grado di sopportare sollecitazioni elevate senza subire danni. La sua superficie è quindi altamente resistente ai graffi e all’abrasione, preservando l’integrità estetica anche in contesti soggetti a forte usura. Grazie alla sua compattezza, non viene alterata da agenti chimici aggressivi né da sostanze acide, garantendo un’elevata durabilità. Le escursioni termiche non compromettono la stabilità della pietra sinterizzata, che mantiene inalterate le sue proprietà anche in condizioni climatiche estreme. Inoltre, la sua resistenza al fuoco ne fa un materiale sicuro, adatto a qualsiasi contesto architettonico. Non teme neppure l’umidità, la salsedine e l’esposizione ai raggi UV, qualità che la rendono ideale per applicazioni sia interne che esterne.

Oltre a vantare eccellenti proprietà strutturali, la pietra sinterizzata è anche una scelta sostenibile. È infatti un materiale completamente riciclabile, privo di derivati del petrolio e realizzato attraverso un processo produttivo a basso impatto ambientale, che riduce l’utilizzo di risorse naturali e limita le emissioni di CO2. Non rilascia dunque sostanze nocive nell’ambiente, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria negli spazi in cui viene installata.

Dal punto di vista dell’igiene e della manutenzione, la pietra sinterizzata offre un vantaggio significativo rispetto ad altri materiali lapidei: la sua superficie non porosa impedisce l’assorbimento di liquidi, evitando la formazione di macchie e facilitando la pulizia. Non favorisce la proliferazione di batteri e muffe, dimostrandosi particolarmente adatta per ambienti che richiedono elevati standard di igiene, come cucine, bagni e spazi pubblici. Infine, la sua manutenzione è minima: il materiale non richiede trattamenti specifici nel tempo, a garanzia di un’elevata praticità d’uso.

Applicazioni in edilizia e nel design

L’eccezionale versatilità della pietra sinterizzata ne consente l’impiego in una vasta gamma di applicazioni, sia in ambito residenziale che commerciale. Nel settore edilizio, trova ampio spazio nei rivestimenti esterni, dove viene utilizzata per realizzare facciate ventilate e coperture grazie alla sua capacità di resistere agli agenti atmosferici e garantire un efficace isolamento termico. Le sue qualità tecniche la rendono ideale anche per le pavimentazioni, sia interne che esterne, comprese quelle destinate ad aree ad alta frequentazione o soggette a condizioni climatiche difficili.

Nel segmento dell’interior design, la pietra sinterizzata si presta a molteplici soluzioni estetiche e funzionali. Viene impiegata nei rivestimenti murali per bagni, cucine e zone living, dove il suo aspetto raffinato si combina alla praticità di un materiale resistente e di facile manutenzione. Grazie alle sue proprietà igieniche e alla varietà di finiture disponibili, è perfetta per la realizzazione di top cucina, tavoli e complementi d’arredo. Anche i settori contract e commerciale ne sfruttano le potenzialità per negozi, ristoranti, hotel e spazi pubblici, nei quali la combinazione di estetica e resistenza è un valore aggiunto fondamentale.

Un breve confronto con altri materiali lapidei

Nel panorama dei rivestimenti lapidei, la pietra sinterizzata si posiziona come un’alternativa altamente performante rispetto ad altri materiali tradizionali (e comunque molto prestazionali!) come la pietra naturale e il gres porcellanato. Le sue caratteristiche avanzate la rendono, non a caso, una scelta sempre più diffusa per chi cerca soluzioni estetiche e funzionali di lunga durata.

Pietra sinterizzata vs pietra naturale

Rispetto alla pietra naturale, la pietra sinterizzata offre una maggiore uniformità nelle caratteristiche tecniche. La pietra estratta in natura presenta infatti inevitabilmente variazioni strutturali e cromatiche, che possono rendere difficile ottenere superfici omogenee e prive di difetti. La sinterizzazione permette invece di garantire prestazioni costanti, con un controllo preciso sulla composizione e sulle proprietà del materiale.

Un altro vantaggio significativo è la sua elevata resistenza alle macchie e agli agenti chimici, aspetto in cui molte pietre naturali risultano più vulnerabili. I materiali lapidei tradizionali, infatti, spesso assorbono liquidi e sostanze oleose, richiedendo trattamenti protettivi per mantenerne l’aspetto nel tempo. Grazie alla sua superficie non porosa, la pietra sinterizzata elimina questa necessità, assicurando durata superiore e manutenzione più semplice.

Pietra sinterizzata vs gres porcellanato

Anche in confronto al gres porcellanato, la pietra sinterizzata si distingue per alcune caratteristiche chiave. Sebbene entrambi i materiali condividano un’elevata resistenza e una vasta gamma di finiture estetiche, la pietra sinterizzata ha il vantaggio di essere realizzata esclusivamente con materie prime naturali e senza l’uso di resine o altri leganti chimici. Il suo processo produttivo, studiato per riprodurre le trasformazioni minerali che avvengono in natura, permette di ottenere un materiale ancora più performante dal punto di vista della densità e della stabilità dimensionale.

Grazie a queste peculiarità, la pietra sinterizzata è oggi considerata una soluzione innovativa che supera i limiti dei tradizionali materiali lapidei, offrendo ai progettisti e ai costruttori una scelta affidabile, sostenibile e tecnologicamente evoluta.