Monza (MB)

Stadio Brianteo

Trentacinque anni fa il primo match

Il calcio d’inizio della partita di Coppa Italia tra Monza e Roma dava ufficialmente il via a un’opera architettonica unica in Italia

Il 28 agosto 1988 lo Stadio Brianteo veniva inaugurato con il match calcistico tra Monza e Roma, in un contesto particolarmente prestigioso: quello della Coppa Italia.

Quello che è metaforicamente il “calcio d’inizio” di uno degli edifici più iconici della Lombardia – nonché unico esempio di architettura sportiva tardo-brutalista in Italia – segna però, allo stesso tempo, anche l’apice di un progetto architettonico complesso che aveva preso il via quasi dieci anni prima, nel 1979.

L’esigenza del progetto originario era quella di dismettere il piccolo stadio dedicato a Gino Alfonso Sada, fino a quel momento fulcro di tutta l’attività sportiva monzese, in favore di un centro polisportivo evoluto e capace di soddisfare le più moderne esigenze di diverse discipline sportive.

La planimetria iniziale, che mostra a disegno il campo di calcio, la pista di contorno e ulteriori tracciati, viene sottoposta nel triennio successivo a una serie di revisioni necessarie a incontrare le duplici esigenze del territorio: da un lato, quella di disporre di una struttura tecnologicamente avanzata; dall’altro, quella di integrare armoniosamente l’opera con il paesaggio circostante.

Nel 1982, le opere di costruzione del Nuovo Stadio Brianteo vengono affidate a Schiavi Spa, che si aggiudica la gara d’appalto per un edificio che sarà prima di tutto luogo di aggregazione sociale, manifestazione tangibile di una comunità che si muove a passo svelto verso la modernità, l’emancipazione e la partecipazione.

Il Brianteo: un’opera che evolve con il territorio cui è intrinsecamente connessa

A cantiere avviato, emerge la necessità di ulteriori interventi in aggiunta a quelli presenti nel progetto originario, come la cabina elettrica richiesta da ENEL, le nuove biglietterie nell’angolo sud-est, i magazzini e i depositi al di sotto della tribuna popolare, la copertura della tribuna principale: tutti sono puntualmente approvati dal Consiglio Comunale monzese.

Il momento storico è particolarmente favorevole per un approccio tanto proattivo ed entusiasta: siamo nei favolosi anni Ottanta, e la città di Monza – come molte altre – è socialmente e culturalmente vibrante, in piena evoluzione.

Di riflesso, anche la sua architettura deve saper assorbire queste trasformazioni e plasmarsi in funzione di esse.

Deve pensare in grande.

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Il Brianteo: un’opera che evolve con il territorio cui è intrinsecamente connessa

Con il suo bacino di utenza di circa 20,000 spettatori, lo Stadio Brianteo è di dimensioni davvero imponenti e, a livello architettonico, toglie il respiro specialmente quando si alzano gli occhi verso la tensostruttura, certamente il “tratto” più identificativo dell’edificio.

Con un peso di circa due tonnellate su metro lineare, questa cruciale componente estetica e funzionale viene realizzata grazie alla collaborazione di maestranze d’avanguardia e con l’ausilio di uno speciale ponteggio, realizzato da Schiavi Spa e in grado di sostenerla per intero.

La tensostruttura è inoltre in grado di sopportare un sovraccarico di 150 kg/mq: si tratta di una precauzione strutturale ritenuta necessaria a seguito della grande nevicata del 1985, e che richiede il raddoppio delle funi stabilizzanti e delle aste di regolazione, a cui segue inevitabilmente anche un incremento del peso di tralicci, travi e cassoni.

Schiavi Spa si prende carico anche di questi nuovi, fondamentali aggiornamenti, terminando puntualmente la costruzione della monumentale opera nelle scadenze prefissate.

È il momento dell’inaugurazione: il Brianteo è ultimato e pronto, perfettamente incastonato nello skyline di Monza.

Il calendario segna la data del 12 novembre 1988: l’inizio di una nuova storia che continua ancora oggi.

La Timeline

1979

Nasce il primo progetto del nuovo Stadio Brianteo. Il piano prevede che l’edificio sorga in un’area periferica della città di Monza.

1979-1982

Il progetto del Brianteo viene sottoposto a varie revisioni, necessarie ad adeguare l’opera alle esigenze del territorio e a integrarla armoniosamente nel paesaggio circostante.

1982

Schiavi Spa si aggiudica la prestigiosa gara d’appalto e, il 14 giugno di quell’anno, viene ufficialmente dato il via ai lavori.

1982

Il cantiere viene inaugurato con la posa della prima pietra. È il 13 novembre.

1985

La tensostruttura che copre la tribuna principale viene ricalcolata per sopportare lo stress massimo delle precipitazioni, misurato sulla grande nevicata di quell’anno.

1988

Il 28 agosto, lo Stadio Brianteo ospita la sua prima partita: è il match di Coppa Italia tra Monza e Roma, che si conclude con la vittoria per 2-1 della squadra di casa.

1988

Schiavi Spa consegna puntualmente l’opera completata. È il 12 novembre.

Non solo calcio: gli sport che hanno visto protagonista lo Stadio Brianteo

Calcio

  • Serie A
  • Incontri internazionali
  • Calcio femminile

 

Rugby

  • Finali Super 10
  • Finali
  • Heineken Cup
  • Match della nazionale italiana di Rugby

 

Football americano

  •  Superbowl Italiano
 

La musica

Non solo polisportivo, ma anche polifunzionale. Negli anni, lo Stadio Brianteo ha ospitato alcuni degli artisti musicali più famosi al mondo: per una notte, si è trasformato nella “casa” di esperienze sonore e visive di indimenticabile impatto.

Tra gli artisti che hanno illuminato il Brianteo:

  • Michael Jackson
  • Litfiba
  • Elton John & Eric Clapton
  • Pino Daniele, Jovanotti, Eros Ramazzotti
  • Ligabue
  • Renato Zero
  • Jamiroquai
  • Franco Battiato
  • Elio e le Storie Tese
  • Gods of Metal (3 edizioni)

Il Brianteo oggi: lo U-Power Stadium

In tempi recenti ribattezzato U-Power Stadium, lo Stadio Brianteo è diventato non soltanto casa dell’AC Monza ma anche oggetto di nuovi, importanti restyling portati a termine tra il 2019 e il 2021.

Ad oggi, i lavori di “rimessa a lucido” di questo storico edificio lombardo sono arrivati al termine, e l’attuale sede dell’AC Monza è nuovamente aperta all’Italia e all’Europa intera, pronta ad affrontare il futuro come fece quarant’anni fa, quando da idea sulla carta divenne materia tangibile.

Il suo cuore tardo-brutalista è ancora ben visibile: è parte della sua identità più profonda, imprescindibile e intrecciato con il DNA di un’opera architettonica nata, fin da subito, per non smettere mai di evolvere.

Stadio Brianteo: l’ebook monografico da scaricare

Nel 2022, in occasione del quarantesimo anniversario della posa della prima pietraSchiavi Spa ha dedicato allo Stadio Brianteo una lunga serie di contenuti interessanti al fine di creare una retrospettiva completa che prendesse in considerazione molteplici sfaccettature dell’opera: quella prettamente costruttiva, quella culturale, quella artistica.

Scarica gratuitamente l’ebook monografico: è sufficiente compilare il form per riguardare, rileggere, rivivere la storia di uno degli edifici sportivi più iconici d’Italia.

 
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