NORMATIVE

Novità mutui 2017: quando la banca si può appropriare della casa

Il decreto legislativo 72/2016, approvato ad aprile dal Consiglio dei Ministri, ha introdotto diverse novità sul pagamento dei mutui che in buona parte sono entrate in vigore dal 2 luglio, esclusivamente sui contratti sottoscritti a partire da quel giorno (la normativa non è retroattiva).

La novità più importante è quella che prevede che “chi non paga il mutuo per 18 rate rischia che la casa vada alla banca senza ulteriori proroghe e mediazioni”. Ricordiamo che una rata si considera non pagata dopo 18 mesi dalla data di riferimento. Questo punto si applicherà a partire dal 12 febbraio 2017.

 

Il passaggio della casa alla banca è uno dei punti più caldi di questo decreto legislativo su cui si è a lungo discusso durante l’anno. La clausola, però, può essere inserita solo nei contratti sottoscritti a partire dal 2 luglio 2016 e soprattutto è obbligatoria l’assistenza di un consulenza per il consumatore che accetterà di inserire la clausola all’interno della propria sottoscrizione.

Banca d’Italia dovrà comunque avere un riguardo particolare nel caso di eventuali stato di bisogno o di debolezza della persona che ha sottoscritto un mutuo. Questa normativa recepisce la direttiva comunitaria 2014/17/UE, (“MORTAGE CREDIT”, norma che rivoluziona il mondo dei mutui introducendo più trasparenza e tolleranza).

È importante ricordare due punti della normativa: il valore del debito non potrà superare quello della casa, una volta che l’immobile passerà nelle mani della banca allora il debito si chiuderà in ogni caso; è stato confermato il divieto del patto commissorio.