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Gli interventi di restauro conservativo del prestigioso Palazzo Ferlendis, uno dei più antichi edifici storici di Lovere, prendono il via alla fine del 2005 per concludersi poco meno di tre anni dopo. In considerazione della sua estensione e complessità, il progetto rientra senza dubbio tra quelli più interessanti mai portati a termine da Schiavi Spa, tanto da trovare spazio nel volume celebrativo a ricordo di oltre un secolo d’impresa.
Dopo aver parlato, il mese scorso, dell’opera di costruzione del centro parrocchiale San Paolo Apostolo di Bergamo, in questo articolo vogliamo concentrarci sui lavori di ristrutturazione completa che hanno interessato l’edificio simbolo di Lovere, perla del Lago d’Iseo.
Costruito dall’omonima famiglia tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500, Palazzo Ferlendis non è soltanto una straordinaria opera architettonica e manifestazione tangibile dell’evoluzione socio-economica della città, ma anche un importante simbolo della secolare storia locale. Inizialmente cuore pulsante del commercio del panno di lana, che all’epoca avveniva per via lacustre, nel corso dei secoli dimostra resilienza e versatilità adattandosi colpo su colpo a una società “in divenire” e quindi modificando le proprie destinazioni d’uso: da abitazione nobiliare e centro produttivo a caserma, poi scuola femminile, poi ancora residenza per numerose famiglie e centro di diverse attività artigianali e commerciali, e infine, nel Novecento, fabbrica delle biciclette Sebino e catena di assemblaggio delle automobili A.C.
Negli anni Duemila, Schiavi Spa interviene per riportare al suo antico splendore il Palazzo ormai usurato dal tempo e da un pessimo stato di conservazione. L’obiettivo del progetto di restauro è complesso e articolato: è necessario esaltare la lunga e prestigiosa tradizione dell’edificio senza cancellarne né snaturarne la storia, ma al contempo ammodernando la struttura e adeguandola alle necessità abitative e commerciali presenti e future.
La situazione di partenza, come accennato, non è certamente ottimale: non c’è infatti dettaglio dell’immobile sul quale non si debba intervenire.
Schiavi Spa parte dunque dal consolidamento strutturale delle murature, che hanno risentito dei cambiamenti della topografia di Lovere e della composizione del terreno, tanto che le fondazioni del Palazzo hanno finito con lo sprofondare e scivolare progressivamente verso il lago. È importante intervenire in modo efficace e puntuale su questa criticità, in assoluto la più severa, prima di procedere ai restauri successivi: a tal proposito, l’impresa opta per l’inserimento di micropali metallici forati lungo le pareti e alla successiva gettata di calcestruzzo al di sotto del livello delle fondazioni, così da costipare e rendere più resistente il terreno che dovrà sostenere l’imponente peso dell’intero edificio.
Si sceglie poi di continuare a muoversi ordinatamente dal basso verso l’alto, intervenendo con il restauro del prezioso piano terra – ancora sostenuti da uno splendido sistema a volte originariamente decorato con pitture. Le volte dell’estradosso vengono svuotate e rivestite, per mantenere quanto più possibile inalterata la struttura originaria del Palazzo. La realizzazione successiva, al medesimo livello, di un sistema di travi in calcestruzzo a supporto dei carichi, in modo che questi non gravino più sulle volte (che vengono anche ancorate alle travi stesse), conclude questa cruciale fase del restauro. Il medesimo approccio viene successivamente applicato anche ai portici del pianterreno e del secondo piano, nei quali le esili colonne di pietra originarie vengono sgravate dai carichi statici grazie alla realizzazione di resistenti pilastri metallici, che ad esse vengono affiancati.
Contestualmente agli interventi prettamente strutturali, Schiavi Spa si dedica anche con particolare attenzione alla dimensione più artistica del palazzo, operando in modo misurato e diligente su murature e intonaci, che vengono sottoposti a una ristrutturazione completa, così come sull’affresco che domina il porticato al pianterreno. L’opera raffigura l’episodio dell’Annunciazione ed è talmente preziosa da essere stata paragonata ai dipinti presenti nella Chiesa di Santa Maria di Valvendra, ma il suo stato di conservazione al momento dell’intervento non è ideale: l’affresco si presenta infatti degradato al punto tale da essere diventato ormai quasi invisibile. Con la collaborazione di professionisti specializzati, Schiavi Spa decide di agire soltanto sulle parti dell’opera rimaste, recuperando e ravvivando i colori originali con tecniche di ultima generazione e integrando le aree ormai irrecuperabili con intonaco di colore neutro. Al contempo, si procede al consolidamento dei distacchi iniettando apposite resine nei varchi tra affresco e muro: in questo modo, l’opera risulta protetta dal rischio di scollamenti successivi, di fatto immortalata nel tempo.
Una volta sottoposto ai cruciali interventi strutturali di restauro conservativo progettati da Schiavi Spa, Palazzo Ferlendis inizia a ritrovare la propria identità originaria – stagliandosi però in un contesto ben diverso da quello che l’aveva visto sorgere.
Le opere di ristrutturazione sono pertanto destinate a continuare, con studi accurati che mirano a rendere l’edificio non soltanto splendido dal punto di vista estetico, ma anche totalmente funzionale nei suoi ambienti interni e nella sua destinazione d’uso.
A partire dallo studio dei volumi disponibili e dall’analisi delle concrete esigenze commerciali e abitative sia attuali che future, Schiavi Spa procede alla realizzazione di appartamenti dallo stile straordinario, che richiamano appieno l’essenza del palazzo senza però trascendere dalle scelte di lifestyle contemporanee: l’ingresso di aria e luce naturale viene favorito, gli spazi sono riadattati in modo da presentarsi generosi, funzionali e versatili per ospitare le attività più diverse. Nascono la farmacia, il centro medico, il centro benessere e diversi negozi di cosmetica, che si distribuiscono tra pianterreno e primo piano dell’edificio.
Il Palazzo non viene snaturato, al contrario: la sua incredibile bellezza originaria, il DNA che lo caratterizza da sempre, sono più che evidenti, visibili in ogni dettaglio. Tuttavia, è la sua fruibilità che viene ricalibrata e riprogettata in modo fluido e sinergico, creando un legame inscindibile tra passato e presente.
La massima espressione di questa filosofia è incarnata dai grandi attici, che sposano alla tradizione del territorio e dell’architettura di Lovere le tecnologie più moderne e la cura assoluta di aspetti quali design e vivibilità. Nuovamente, Schiavi Spa mette al centro del proprio progetto l’ampiezza degli spazi, esaltata dalla doppia altezza e dai grandi ambienti tipici delle abitazioni di un tempo, totalmente personalizzati sulle esigenze degli abitanti. Eleganza ed esclusività per attici di assoluto prestigio, permeati di storia e tradizione e al contempo in linea con le esigenze dell’abitare moderno.
In conclusione, includere Palazzo Ferlendis tra i progetti dei quali andiamo più orgogliosi era assolutamente necessario. Prendere in carico un edificio caratterizzato da una storia così lunga e complessa significava, prima di tutto, comprenderne approfonditamente l’identità e le evoluzioni nel corso del tempo, per poi muoversi lungo il medesimo percorso e restituire una meritata e vibrante vitalità all’epitome architettonica di uno dei borghi più affascinanti di tutta la Lombardia.
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