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Nell’elenco delle costruzioni che abbiamo voluto includere nel volume che racconta e celebra la storia della nostra impresa, di cui abbiamo parlato su questo blog alcuni mesi fa, figurano gli interventi che consideriamo particolarmente identificanti del nostro approccio alle costruzioni e alla loro integrazione nel territorio circostante.
Il Nuovo Centro Amministrativo Casazza, in Val Cavallina, fa senza dubbio parte della categoria.
Vero e proprio fiore all’occhiello per la Comunità Montana in cui sorge, è il risultato di un importante processo di riqualificazione e valorizzazione del luogo che ha saputo tenere conto della storia e delle tradizioni locali.
Il Comune di Casazza è relativamente giovane, essendo nato “soltanto” nel 1927 dalla fusione dei Comuni di Mologno e Molini di Colognola, e il suo Centro Amministrativo è una delle più recenti opere a testimonianza di come l’assetto urbanistico del luogo abbia subito modifiche ed evoluzioni nel corso del tempo.
Negli anni, gli uffici del neonato Comune di Casazza si sono infatti spostati più volte: dall’edificio iniziale, che aveva ospitato gli uffici del Comune di Mologno, fino all’immobile in Piazza Battisti prima e alla struttura dedicata in via Nazionale poi, per arrivare infine al trasferimento nella nuova sede di Piazza della Pieve nel 1981 e dell’ulteriore spostamento (di nuovo) in Via Nazionale, nel 2000.
L’anno seguente, nel 2001, iniziano i lavori di realizzazione del Nuovo Centro Amministrativo.
L’obiettivo principale del progetto del Nuovo Centro Amministrativo di Casazza era la sua integrazione ideale con il contesto territoriale, sociale e culturale di riferimento.
Mirava quindi a definirsi come edificio capace di assolvere a più funzioni: rappresentare un punto di riferimento per il piccolo Comune della Val Cavallina, portare una ventata di innovazione tecnologica e stilistica, e immergersi in modo fluido nel cuore del borgo, andando a formare un insieme coeso con il contesto urbano circostante.
L’intero lotto di partenza viene analizzato con cura, rivalutato e trasformato così da creare quello che, nel corso del tempo, sarebbe diventato il nucleo storico del nuovo Comune di Casazza. Contestualmente si presta particolare attenzione ad attuare una delimitazione visibile e ben precisa dell’area di Piazza della Pieve, i cui contorni erano stati fino a quel momento pressoché inesistenti.
Si passa poi alla progettazione vera e propria del nuovo edificio, la cui parola d’ordine è multifunzionalità: il Nuovo Centro Amministrativo non è infatti soltanto Municipio con relativa sala consigliare, ma anche biblioteca comunale a servizio sia di Casazza che dei comuni limitrofi, sede della Comunità Montana della Val Cavallina e persino del distretto sanitario, con tanto di corpo di guardia medica e servizio di pronto intervento con ambulanza.
La soluzione è una struttura composta da tre diversi edifici, ciascuno funzionalmente indipendente dagli altri due ma, allo stesso tempo, ad essi collegato da appositi corpi scala così da creare un “percorso” fluido in cui l’occhio sembra scorgere ponti tra un corpo e l’altro.
Per alleggerirne l’impatto estetico, si sceglie di integrare nella struttura il vetrocemento. Dal punto di vista dimensionale, però, il nuovo Centro è di fatto imponente a sufficienza da delimitare e definire simbolicamente il centro di Casazza, rappresentato proprio dalla già citata Piazza della Pieve.
L’estetica di questo edificio multifunzionale è anch’essa degna di nota e molto riconoscibile, con la sua finitura esterna in blocchetti cementizi faccia a vista in cui si scorge una gradevole alterazione cromatica tra tonalità più chiare e più scure. I colori sono caldi, accoglienti e solenni, favoriti dal comfort materico garantito dall’impiego del legno per elementi strutturali importanti – come i travetti a vista che caratterizzano la copertura della Sala Consigliare. Le linee e le forme del Centro sono pulite e moderne, solide ma allo stesso tempo sinuose.
Dal punto di vista tecnologico, all’edificio non manca davvero nulla: dal sistema di controllo degli accessi e dello stato dei serramenti fino a quello di captazione dei movimenti esterni e di videosorveglianza, per arrivare al sistema di energia preferenziale che alimenta la rete informatica grazie a evolute batterie tampone. Le prestazioni dell’edificio sono notevoli tanto quanto il suo comfort: l’efficace isolamento termoacustico si unisce alla conformazione a nastro delle finestre e alla presenza di pratici ed eleganti sistemi frangisole in acciaio.
La grande eccellenza del centro è però rappresentata dalla sala consigliare e dalla biblioteca, entrambe veri e propri gioielli progettuali: la prima, con la sua copertura in travi e travetti in lamellare e tanto leggera da poter essere sostenuta soltanto dalle pareti perimetrali, è un ambiente di grande impatto scenico, a pianta libera rettangolare e molto luminoso. La seconda è invece la vera anima del Centro Polifunzionale, armonica ed evocativa nelle linee: collocata al secondo e ultimo piano dell’edificio, si distingue per il suo splendido soppalco a pianta circolare sormontato da un imponente torrione cilindrico con cupola centrale e aperture laterali, quasi occhi verso l’esterno che riversano negli ambienti la luce del sole.
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