Territorio

Riqualificazione di Palazzo Ferlendis a Lovere: il consolidamento strutturale delle murature

Un edificio che ha alle spalle una storia lunghissima come Palazzo Ferlendis – che, ormai da seicento anni, si erge sulle rive dello splendido Lago d’Iseo – è sicuramente carico di un fascino senza tempo ma non trascende, come qualunque immobile, dagli inevitabili segni dell’età.

La situazione cui noi di Schiavi Spa ci siamo trovati di fronte nel momento in cui abbiamo avviato il suo progetto di recupero era, oggettivamente, critica: l’edificio presentava un chiaro indebolimento, e i muri a livello delle fondazioni evidenziavano cedimenti localizzati. Urgeva dunque intervenire in modo tempestivo per porre rimedio alle problematiche che si erano accumulate nel tempo.

Come già descritto nei nostri precedenti articoli sull’argomento, Palazzo Ferlendis si collocava in origine direttamente sulle sponde del lago. Vari interventi urbanistici successivi avevano però provocato un arretramento del lago, dando vita a un piazzale antistante la riva e modificando l’assetto dell’intera area. Questi cambiamenti nella composizione del terreno hanno inevitabilmente influito sul comportamento statico del Palazzo, causando uno sprofondamento e uno scivolamento delle fondazioni verso l’acqua.

Per porre fine a questa oggettiva e grave criticità abbiamo dunque pianificato un intervento di consolidamento strutturale realizzato attraverso la tecnica dei “micropali”: al di sotto del livello delle fondazioni è stata inserita una serie di micropali metallici forati lungo le pareti, al cui interno è stato poi colato del calcestruzzo. La presenza di pali rappresenta generalmente una strategia efficace perché consente di costipare il terreno e di renderlo più resistente ai carichi. Nel caso di Palazzo Ferlendis, le colate di calcestruzzo hanno permesso di compattare ulteriormente il terreno creando una solida base di appoggio a sorreggere adeguatamente l’edificio.

Una volta assicurati i “piedi” del Palazzo siamo passati alle “gambe”, ossia ai piani interrati.

L’interrato era sostenuto da uno splendido sistema di volte un tempo decorate con pitture che però, non sorprendentemente, mostravano chiari segni di deterioramento. Mantenere intatti tali reperti storici e culturali si è rivelata dunque da subito una priorità, sebbene apparisse evidente che le volte non sarebbero più state in grado di sostenere il peso dei piani superiori.

Siamo dunque intervenuti svuotando le volte all’estradosso, e liberandole così dal peso dei materiali di riempimento, per poi rivestirle con un’armatura metallica. Sempre a livello dell’estradosso abbiamo poi realizzato un sistema di travi in calcestruzzo a supporto dei carichi che fino a quel momento avevano gravato sulle volte. Queste ultime sono state in seguito “appese” alle travi stesse, scongiurando qualunque rischio di crollo.

Una volta messe in sicurezza le volte, abbiamo infine proceduto al loro restauro all’intradosso recuperando al contempo le pitture originarie. Solo in quel momento abbiamo iniziato ad occuparci dei muri ai piani superiori.

Le murature, costruite in pietra, necessitavano anch’esse di una messa in sicurezza. Abbiamo quindi provveduto a rimuoverne l’intonaco per riportare alla luce la pietra e intervenire direttamente su di essa. Il muro in pietra è stato così “ingabbiato” con l’ausilio di reti metalliche, sia internamente che esternamente. Le due reti sono state in seguito collegate da tiranti fatti passare attraverso la muratura, migliorando le prestazioni meccaniche complessive della struttura.

Una situazione ben diversa si presentava a livello dei portici del pianterreno e del secondo piano: qui, buona parte dei carichi gravava infatti su esili colonne di pietra. Per sgravare da esse il peso e ripartire i carichi in modo più equilibrato, le colonne sono state affiancate da pilastri metallici che hanno permesso la completa messa in sicurezza anche di queste aree del Palazzo.

L’insieme degli interventi da attuare sulle murature di Palazzo Ferlendis si è presentato, sin dalla fase ispettiva preliminare, estremamente articolato e complesso. Tuttavia, grazie alla collaborazione tra vari professionisti, tutti coordinati da Schiavi Spa, le operazioni sono state svolte a regola d’arte e l’antico edificio storico ha recuperato una solidità che sembrava perduta per sempre.