Dalla metà degli anni Ottanta ai primi Duemila l’Impresa conduce un cantiere quasi ininterrotto per riordinare una parte importante del centro di Monza. Gli interventi dosano antico e modernità, contemperano il recupero storico alle nuove esigenze dei cittadini. Per la comodità degli automobilisti sorge così un autosilo da 200 posteggi su sei livelli, di cui tre interrati: l’opera cita il timpano del vicino Palazzo Scanzi alla quota del tetto, le cui mensole conferiscono un movimento inatteso all’alternarsi di pieni e vuoti.
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